Nel 2025 è ancora possibile beneficiare di incentivi fiscali per chi desidera sostituire finestre e serramenti, anche se con alcune novità rispetto agli anni precedenti. Dopo l’esclusione degli infissi dal bonus barriere architettoniche, restano attivi due principali strumenti: il Bonus Casa e l’Ecobonus, ciascuno con caratteristiche e requisiti specifici.
Vediamo come funzionano, a chi spettano e quali interventi sono agevolabili.
Le agevolazioni fiscali previste per il 2025 si articolano in due forme principali:
È una detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, restauro o ristrutturazione edilizia, fino a un massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Rientra tra gli interventi agevolabili anche la sostituzione degli infissi, purché migliorativi per l’edificio.
Il rimborso avviene in 10 rate annuali di pari importo, da indicare nella dichiarazione dei redditi.
Pensato per chi punta all’efficientamento energetico, prevede anch’esso una detrazione del 50% per la sostituzione di infissi che migliorano l’isolamento termico dell’edificio. In casi specifici e documentati, si può arrivare fino al 65%, se gli interventi garantiscono un risparmio energetico particolarmente elevato.
Per accedere all’Ecobonus è necessario:
rispettare i requisiti tecnici stabiliti dall’ENEA,
trasmettere la documentazione entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Possono beneficiare del Bonus Casa:
proprietari e nudi proprietari;
usufruttuari;
affittuari e comodatari;
familiari conviventi che sostengono le spese, purché intestatari di fatture e bonifici.
Il pagamento deve essere effettuato con bonifico parlante, riportando:
causale del versamento;
codice fiscale del beneficiario;
partita IVA o codice fiscale del fornitore.
Interventi ammessi:
Oltre alla sostituzione degli infissi, rientrano anche:
rifacimento di cucine e bagni;
installazione di impianti di sicurezza;
bonifica dell’amianto;
eliminazione di barriere architettoniche;
realizzazione di box o posti auto pertinenziali.
Chi non ha in programma lavori di ristrutturazione può comunque accedere all’Ecobonus, a condizione che la sostituzione degli infissi porti a un reale miglioramento delle prestazioni energetiche dell’immobile.
È richiesto:
un’APE (Attestato di Prestazione Energetica) che certifichi il miglioramento;
oppure la conformità dei nuovi infissi ai valori di trasmittanza termica previsti per la zona climatica di riferimento.
Un tecnico abilitato dovrà redigere l’asseverazione e inviare la pratica all’ENEA. Pur essendo più rigido dal punto di vista burocratico, l’Ecobonus può essere richiesto anche in assenza di opere murarie.
La scelta dipende da vari fattori:
Il Bonus Casa è ideale per chi deve affrontare una ristrutturazione più ampia.
L’Ecobonus è preferibile se l’obiettivo è migliorare l’efficienza energetica dell’abitazione, anche senza altri lavori.
In ogni caso, per usufruire delle agevolazioni è necessario:
possedere un immobile regolarmente accatastato;
effettuare i pagamenti in modo tracciabile;
rispettare tutti i requisiti tecnici previsti dalla normativa.
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