Arrivano buone notizie per i cittadini in difficoltà economica: tra le novità introdotte con la conversione del Decreto Bollette (D.L. 19/2025), spicca una misura pensata per tutelare i più fragili che non riescono a far fronte alle spese condominiali. Un emendamento approvato in Parlamento prevede infatti la sospensione delle procedure esecutive nei confronti dei proprietari in condizioni di particolare vulnerabilità.
L’emendamento, presentato dall’onorevole Silvio Giovine (Fratelli d’Italia), stabilisce che non potranno essere avviate azioni esecutive, come il pignoramento dell’immobile, nei confronti di chi:
ha un debito inferiore a 5.000 euro legato al mancato pagamento di bollette condominiali;
possiede un solo immobile destinato a prima casa, con residenza anagrafica nell’abitazione;
non è proprietario di abitazioni di lusso (categorie catastali A/8 e A/9 o immobili con caratteristiche di pregio definite dal D.M. 2 agosto 1969);
si trova in condizioni di fragilità, come:
età superiore ai 75 anni;
disabilità certificata;
utilizzo di dispositivi salvavita elettrici;
comprovata situazione economica di disagio.
Anche se il pignoramento viene sospeso, i condomìni non restano privi di strumenti per difendersi. Potranno infatti iscrivere un vincolo sull’immobile ai sensi dell’art. 2818 del Codice Civile, garantendo così la possibilità di recuperare le somme dovute in futuro.
Inoltre, il provvedimento rafforza il ruolo della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA), che potrà vantare un privilegio generale su tutti i beni mobili del debitore per il recupero degli oneri generali e delle componenti tariffarie non pagate.
La tutela dei soggetti vulnerabili è uno dei pilastri del D.L. 19/2025, ormai in dirittura d’arrivo per la conversione in legge. Tra le misure già introdotte, figurano:
Bonus da 200 euro per nuclei familiari con ISEE fino a 9.530 euro, cumulabile con il bonus sociale;
Bonus da 200 euro per nuclei con ISEE compreso tra 9.530 e 25.000 euro.
Entrambi i bonus saranno erogati per tre mesi, anziché per un periodo più lungo, a causa della disponibilità limitata di risorse.
Infine, viene previsto anche il rinvio di due anni del passaggio al mercato libero per i clienti vulnerabili e per le microimprese in difficoltà, insieme all’istituzione di un fondo dedicato alimentato dall’incremento del gettito IVA legato agli aumenti nella componente gas ed elettricità.
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