Gestioni condominiali

Esempio di bilancio condominiale

Il bilancio condominiale è un documento fondamentale per la corretta gestione del condominio. Serve a garantire trasparenza, chiarezza e correttezza nella contabilità e consente ai condomini di verificare l’operato dell’amministratore e la situazione economica dello stabile. Ma come si redige e quali elementi deve riportare?

Come va redatto un bilancio condominiale
La redazione del rendiconto condominiale è regolata dall’articolo 1130-bis del Codice Civile, introdotto dalla Riforma del Condominio (Legge 220/2012). Deve essere facilmente leggibile anche da chi non ha competenze contabili, ed essere redatto secondo:

  • il principio di cassa, con registrazione al momento del pagamento o incasso, oppure

  • il principio di competenza, con registrazione riferita al periodo di competenza, indipendentemente dal pagamento.

I passaggi per la predisposizione del bilancio condominiale
Per redigere il bilancio condominiale, l’amministratore (o un condomino delegato, dove non è obbligatoria la nomina dell’amministratore) deve:

  • raccogliere i dati su entrate e uscite dell’anno di esercizio;

  • registrare cronologicamente ogni movimento entro 30 giorni dall’operazione (art. 1130-bis c.c.);

  • strutturare il rendiconto in tre documenti: registro di contabilità, riepilogo finanziario e nota sintetica esplicativa;

  • suddividere le spese ordinarie (es. pulizie, manutenzioni) da quelle straordinarie, indicando la ripartizione tramite millesimi o altri criteri.

Una volta predisposto, il rendiconto va approvato entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio. L’amministratore convoca l’assemblea (art. 1130 c.c.): in prima convocazione serve la maggioranza degli intervenuti con almeno la metà dei millesimi; in seconda è sufficiente un terzo dei millesimi.

Che cosa deve contenere il rendiconto condominiale
Il rendiconto condominiale deve contenere tre documenti obbligatori:

  • Registro di contabilità

  • Riepilogo finanziario

  • Nota sintetica esplicativa

Cos’è il registro di contabilità
Riporta in ordine cronologico tutte le entrate e uscite dell’anno:

  • le entrate, come le quote versate dai condomini, affitti di parti comuni, interessi bancari;

  • le uscite, come pagamenti a fornitori, utenze, manutenzioni ordinarie e straordinarie.
    Le registrazioni vanno effettuate entro 30 giorni e devono essere riconciliate con gli estratti conto bancari.

A cosa serve il riepilogo finanziario
Espone lo stato patrimoniale del condominio, ovvero:

  • le attività: fondi disponibili (cassa, conto corrente), crediti da condomini morosi;

  • le passività: debiti verso fornitori o altri soggetti;

  • eventuali fondi di riserva accantonati.
    Il riepilogo deve rispettare il principio di quadratura: le attività devono essere uguali alla somma di passività e patrimonio netto. Ogni disavanzo va spiegato nella nota esplicativa.

Le funzioni della nota sintetica esplicativa
Serve a facilitare la lettura del bilancio. Include:

  • i criteri contabili adottati;

  • l’uso dei fondi di riserva;

  • le variazioni patrimoniali;

  • eventuali contenziosi o lavori in corso;

  • le certificazioni di sicurezza degli impianti comuni.

Lo stato di ripartizione all’interno del bilancio condominiale
Oltre ai tre documenti principali, il bilancio deve contenere anche lo stato di ripartizione, che specifica:

  • come sono state suddivise le spese tra i condomini;

  • secondo quali criteri (es. tabelle millesimali, consumo effettivo acqua o riscaldamento);

  • eventuali conguagli a debito o credito per ciascun condomino.

Chi desidera un riferimento pratico può scaricare un fac-simile di rendiconto condominiale in PDF dal sito ufficiale dell’ACAP, completo di guida e modello compilabile.

Cosa deve riportare l’amministratore nel bilancio consuntivo
L’amministratore ha il compito di garantire che il bilancio consuntivo sia completo, chiaro e conforme. In particolare, deve:

  • assicurare la tracciabilità delle operazioni, usando solo il conto corrente condominiale (art. 1129 c.c.);

  • conservare e rendere disponibili per almeno 10 anni i documenti giustificativi (fatture, ricevute, contratti);

  • gestire le morosità, indicando i nomi dei morosi e gli importi dovuti (nel rispetto della privacy);

  • evidenziare i conguagli individuali.

Come controllare il bilancio condominiale
I condomini hanno diritto di accedere alla documentazione contabile e verificare:

  • la presenza e correttezza dei documenti obbligatori;

  • la coerenza tra i dati del bilancio e i giustificativi di spesa (fatture, ricevute);

  • che le spese siano ripartite correttamente secondo i criteri approvati;

  • che le morosità siano correttamente indicate, e aggiornate nei bilanci successivi.

Nei condomini con contabilità complessa o in caso di controversie, l’assemblea può nominare un revisore della contabilità condominiale, anche tra i condomini, purché dotato di requisiti di onorabilità (art. 1130-bis c.c.).

Fonte: idealista.it

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