Gestioni condominiali

Assemblea condominiale da remoto

L’assemblea condominiale da remoto può essere organizzata previo accordo dei condomini: vediamo quali sono le modalità e le regole da seguire.

In un contesto sempre più digitale, anche la gestione dei condomini si adatta alle nuove tecnologie. Con le modifiche introdotte dalla Legge 126/2020, infatti, è possibile convocare e svolgere un’assemblea condominiale online, garantendo validità alle delibere purché vengano rispettate alcune condizioni di legge.


Cos’è l’assemblea condominiale da remoto

L’assemblea online è una riunione condominiale condotta tramite strumenti telematici, come la videoconferenza, senza la necessità della presenza fisica dei condomini nello stesso luogo. Introdotta durante la pandemia, questa modalità è oggi stabilizzata grazie alla normativa vigente.

Secondo l’articolo 66 delle Disposizioni di Attuazione del Codice Civile, modificato dalla Legge 126/2020, la riunione a distanza è valida se approvata a maggioranza dei condomini o se prevista dal regolamento condominiale.


L’assemblea condominiale mista

Oltre alla modalità esclusivamente online, è frequente la convocazione di un’assemblea condominiale mista, in cui:

  • alcuni condomini partecipano in presenza,

  • altri tramite videoconferenza.

L’amministratore deve comunicare chiaramente le istruzioni di partecipazione e garantire pari diritti a tutti i condomini, assicurando l’interazione tra chi è in presenza e chi è collegato da remoto.


Come fare un’assemblea condominiale online

Per sapere come fare un’assemblea condominiale da remoto, è necessario seguire regole precise che ne garantiscano la validità:

  • Maggioranza necessaria: l’assemblea online deve essere autorizzata dalla maggioranza dei condomini (50%+1).

  • In caso di modifica al regolamento, valgono i quorum deliberativi previsti dall’art. 1136 c.c.

  • L’autoconvocazione è possibile se richiesta da almeno due condomini che rappresentino un sesto dei millesimi.


Le piattaforme per assemblee condominiali

La legge non impone vincoli specifici: è sufficiente usare software conformi al GDPR, come Zoom, Google Meet o Microsoft Teams. Importante che tutti i condomini possano accedere facilmente e, se necessario, che vengano fornite alternative (es. partecipazione telefonica).


La convocazione dell’assemblea condominiale online

Come previsto dall’articolo 66, la convocazione deve essere inviata almeno 5 giorni prima tramite raccomandata, PEC, fax o consegna a mano, includendo:

  • data e orario;

  • piattaforma di collegamento con link e credenziali;

  • ordine del giorno;

  • luogo della riunione, se mista.


Il voto nelle assemblee condominiali online

Le operazioni di voto possono avvenire tramite:

  • strumenti integrati della piattaforma,

  • alzata di mano virtuale,

  • appello nominale,

  • messaggio in chat o via mail contestuale alla riunione.

L’amministratore registra i voti e le deleghe ricevute via PEC o email.


L’impugnazione dell’assemblea condominiale online

Le regole di impugnazione non cambiano: l’art. 1137 c.c. stabilisce 30 giorni di tempo per i condomini dissenzienti o assenti (dal verbale).
I motivi più frequenti riguardano:

  • convocazione irregolare,

  • esclusione per problemi tecnici,

  • mancata autorizzazione preventiva,

  • quorum deliberativi non raggiunti.


👉 In sintesi, l’assemblea condominiale da remoto rappresenta una soluzione moderna e legittima, ma richiede attenzione alle regole giuridiche e agli aspetti tecnici per garantire la validità delle delibere.

Fonte: idealista.it

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