La sopraelevazione realizzata dal proprietario dell’ultimo piano di un edificio condominiale non comporta obbligo di risarcimento se non arreca danni agli altri condòmini. Anzi, se l’intervento migliora la staticità complessiva dello stabile, le richieste di ripristino o risarcimento possono essere legittimamente respinte.
Con l’ordinanza n. 11251 del 29 aprile 2025, la Corte di Cassazione ha messo fine a una controversia nata tra alcuni condòmini e il proprietario dell’ultimo piano, che aveva effettuato una sopraelevazione. I ricorrenti lamentavano presunti problemi strutturali causati dall’intervento e chiedevano il risarcimento del danno in forma specifica, con la riduzione in pristino dello stato dei luoghi.
Dopo le decisioni sfavorevoli nei primi due gradi di giudizio, il caso è approdato in Cassazione.
I condòmini ricorrenti avevano sollevato dubbi sulla correttezza della consulenza tecnica d’ufficio (CTU), evidenziando — secondo loro — "collassi" in due punti di carico dell’edificio, che sarebbero emersi solo dopo la sopraelevazione. Ritenevano quindi la consulenza carente e chiedevano un nuovo accertamento tecnico.
Tuttavia, la Corte ha ritenuto infondate le critiche, osservando che la motivazione fornita dalla sentenza di appello era presente, coerente e priva di contraddizioni, dunque non affetta da alcun vizio rilevante ai fini della nullità.
La Cassazione ha confermato che i giudici di merito non si sono limitati ad accettare passivamente le conclusioni del CTU. Al contrario, hanno esaminato le osservazioni dei consulenti di parte, tenuto conto delle verifiche del Genio Civile e risposto puntualmente ai rilievi mossi.
In particolare, è stato evidenziato che:
Il CTU aveva eseguito i calcoli anche con i parametri proposti dal consulente di parte.
Le travi e i cordoli previsti dal progetto ma non realizzati erano stati tenuti fuori dai calcoli, proprio per valutare l’impatto reale dell’opera.
Anche in tali condizioni conservative, l’opera non aveva provocato effetti negativi e anzi aveva portato a un miglioramento strutturale complessivo.
In assenza di un danno concreto e dimostrabile, e anzi in presenza di un intervento che ha migliorato la stabilità dell’edificio, non sussistono i presupposti per un risarcimento. La sopraelevazione, se conforme e non lesiva, rientra nei diritti del proprietario e non comporta alcun obbligo risarcitorio nei confronti dei vicini.
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