Con l’arrivo della bella stagione, proteggersi dagli insetti diventa una necessità. Installare le zanzariere è una delle soluzioni più semplici ed efficaci, ma chi vive in condominio deve rispettare alcune regole. Vediamo cosa dice la normativa e quando è necessario richiedere un’autorizzazione.
In linea generale, non è necessario alcun permesso formale per installare una zanzariera nel proprio appartamento. Il condomino può procedere autonomamente, senza dover ottenere l’approvazione dell’amministratore o dell’assemblea.
No, non è obbligatorio, ma è consigliato. Inviare una semplice comunicazione scritta all’amministratore con le caratteristiche dell’intervento (modello, colore, modalità di installazione) può evitare incomprensioni e dimostrare la volontà di rispettare le regole condominiali.
Sì, ma con delle condizioni. Un eventuale divieto deve essere espressamente previsto dal regolamento condominiale e quest’ultimo deve essere:
stato approvato all’unanimità in assemblea, oppure
accettato da tutti i condomini all’atto di acquisto dell’immobile.
In assenza di queste condizioni, nessuno può impedire l’installazione di zanzariere che non alterano il decoro architettonico dell’edificio.
Il decoro architettonico riguarda l’estetica uniforme e armonica dell’edificio, anche se privo di valore artistico. Include colori, materiali, forme e strutture visibili all’esterno (facciate, infissi, balconi) e persino parti comuni interne.
Una zanzariera è conforme se:
è rimovibile,
ha colori neutri o in linea con quelli esistenti,
non sporge in modo evidente né modifica la facciata in modo permanente.
Se una zanzariera è particolarmente vistosa, sporgente, realizzata in colori o materiali in forte contrasto con la facciata, potrebbe ledere il decoro architettonico. In questi casi, possono nascere controversie.
Ecco i passaggi consigliati:
Controllare il regolamento condominiale: verifica la presenza di clausole specifiche sull’estetica della facciata.
Valutare l’effetto visivo: se la zanzariera è discreta, dello stesso colore degli infissi e poco visibile, difficilmente sarà ritenuta lesiva.
Parlare con l’amministratore: può mediare e proporre soluzioni condivise.
Convocare l’assemblea: in caso di contestazione da parte di altri condomini, l’assemblea può essere chiamata a deliberare.
Tentare una mediazione civile: obbligatoria per legge prima di rivolgersi a un giudice in materia condominiale.
Ricorrere al giudice: se la controversia non si risolve, un tribunale può decidere sulla legittimità della zanzariera, ordinandone eventualmente la rimozione e il risarcimento danni.
Chi vive in affitto deve prima di tutto ottenere il consenso del proprietario, specialmente se la zanzariera comporta fori, tasselli o modifiche strutturali. Se visibile dall’esterno, va anche verificato il rispetto del regolamento condominiale. Meglio optare per modelli removibili o interni, che evitano ogni tipo di problema.
Per evitare contestazioni, è utile seguire alcuni accorgimenti:
Scegli colori neutri (grigio, beige, bianco) o in tinta con infissi e ringhiere.
Prediligi modelli a scomparsa o avvolgibili, poco visibili.
Evita installazioni fisse o vistose che alterano le linee della facciata.
Utilizza materiali discreti, come alluminio verniciato o PVC opaco.
In sintesi: installare una zanzariera in condominio è generalmente possibile senza autorizzazioni, ma va fatto nel rispetto del decoro architettonico e, ove previsto, delle regole condominiali. Con un po’ di attenzione nella scelta del modello e nella comunicazione con l’amministratore, è facile evitare problemi.
Fonte: immobiliare.it
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